Cibus: dall'Abruzzo arriva la prima pasta oligominerale

TERAMO – Al Cibus presentata in anteprima la prima "pasta oligominerale", fusilli e rigatoni che pur essiccati conservano nel primo piatto nazionale più calcio e minerali rispetto ad altre produzioni. Certificata dall’Università de L’Aquila (dipartimento di Chimica), questa pasta è frutto di un progetto di ricerca del pastificio abruzzese Delverde in collaborazione col Centro di ricerca regionale Crab (Consorzio di ricerche applicate alla biotecnologia) di Avezzano (Aq). La nostra sede, precisa la responsabile Qualità, ricerca e sviluppo di Delverde, Silvia Minetti, è nel parco nazionale della Majella e "utilizziamo l’acqua della sorgente del fiume Verde. Viene captata a 80 metri di profondità e utilizzata direttamente, senza stoccaggio in deposito né clorazione, nel processo produttivo alla temperatura di 8 gradi centigradi che è l’ideale per chi lavora in lenta essiccazione, e quindi con semole con indice proteico di 13,80 (rispetto a una media di 11) e di glutine tra 80 e 85, mentre in commercio ci sono anche indice di glutine a 50-60. L’acqua utilizzata non solo è oligominerale, "leggera" cioè per il contenuto di residuo fisso, ma anche batteriologicamente pura, e questo ci permette l’utilizzo senza pre-trattamenti. Il progetto di ricerca è ancora in corso, ma l’obiettivo è offrire qualità anche nell’acqua come alimento, e poi fare una etichetta ad hoc per tracciare la provenienza sia di quello che bevi che di quello che mangi in un piatto di pasta che ha due ingredienti principali: la semola e l’acqua, appunto". L’innovazione non è da poco se si tiene conto che per produrre 1 kg di pasta occorre mediamente utilizzare ben 1.924 litri di acqua, precisano dal pastificio con sede a Fara San Martino, e che poiché ogni italiano consuma in media 28 Kg di pasta ogni anno, la quantità di acqua consumata dai pastai è pari a circa 54mila litri/anno.